Cercando online “Ovaio policistico alimentazione” o “PCOS dieta” si trovano tanti consigli e metodi, alcuni dei quali ricchi di riflessioni e nuove consapevolezze. Altri purtroppo con divieti e regole che possono diventare paletti, far nascere timori e allontanare dal proprio equilibrio.
Che, sono certa, alla fine è quello che desideri trovare. Un po’ di benessere e di serenità.
In questo articolo ho quindi raccolto 8 consigli, quattro “anti” e quattro “pro”, riguardo la gestione del rapporto con il cibo e il corpo in caso di sindrome dell’ovaio policistico.
Lo scopo non è quello di dare soluzioni veloci, che possono essere un ostacolo in più, ma seminare nuove conoscenze, consapevolezze e riflessioni che possano esserti davvero d’aiuto nel trovare la tua strada nella gestione della PCOS.
Quattro attenzioni da prestare
Non esistono soluzioni standard, ogni persona ha un quadro di PCOS unico
Come abbiamo già visto in questo articolo dedicato, ogni persona può mostrare sintomi diversi. Sia come tipologia che come intensità. In alcuni casi c’è un’alterazione importante degli ormoni sessuali, in altri una situazione di insulino resistenza. A volte le mestruazioni sono regolari, in altri no...
Ecco perché ogni attenzione e consiglio deve essere personalizzato sulla base degli esami ematici, dei bisogni di base e della realtà di vita della persona.
Prestare attenzione all’indicazione “Deve perdere il 5-10% del proprio peso”
Nell’articolo dedicato alle basi della PCOS, abbiamo già visto come questa sindrome nasca in persone con corpi di ogni tipo e che quindi non ci sia una relazione diretta e chiara tra peso e sintomi.
Se è vero che alcuni studi hanno mostrato un miglioramento dei sintomi con un dimagrimento nel breve termine (1-12 mesi), è altrettanto vero che non ci sono dati riguardo gli effetti a lungo termine,
In più, è dimostrato che nel tempo un percorso dietetico fine al dimagrimento:
- riduce l’efficienza metabolica del corpo, ossia la capacità di gestire i vari nutrienti
- aumenta il rischio di un rapporto difficile con il cibo, come perdite di controllo e difficoltà nell’ascolto del senso di fame e sazietà
- aumenta i livelli di stress, fisico e psicologico
- peggiora il rapporto con il proprio corpo, ossia la propria immagine corporea
Questi sono tutti sintomi già presenti nella PCOS stessa. Per questo il dimagrimento come approccio di cura, non solo risulta difficoltoso con gli effetti che porta con sé, ma può a lungo termine potenzialmente appesantire il quadro della PCOS.
Fortunatamente ci sono molte attenzioni alternative che possono essere d’aiuto.
Lavorare sulla propria immagine corporea è un percorso molto delicato e personale, proprio perché i vari fili si intrecciano in modo unico in ognuna di noi. Inoltre, è importante dedicare una parte del lavoro alla sfera psicologica e una alla sfera nutrizionale per sciogliere in modo profondo ogni nodo. Per questo, ho dedicato un’intera risorsa gratuita a questo tema. Troverai informazioni, approfondimenti, consigli ed esercizi pratici da cui poter partire in modo più consapevole. Ti invito quindi a partire da qui.
Evitare le liste di cibi “giusti” e “da evitare”
Al momento la scienza non ha dimostrato alcun alimento a rischio in caso di sindrome dell’ovaio policistico. Ogni lista che vieta, soprattutto a chiunque generalizzando, gruppi di alimenti non ha supporto. Anzi, al contrario potrebbe far nascere ulteriori timori.
Mentre al momento noi desideriamo trovare serenità e benessere.
Non c’è niente di male in ciò che senti, la salute psicologica e quella fisica sono tutt’uno
Sì, forse avrai notato che questo punto è presente in ogni mio articolo sulla PCOS. Questo perché nel tempo ho guidato così tante pazienti che sentivano quasi come sbagliato o esagerato il carico di emozioni che provavano a causa della PCOS. E che hanno cercato di stringere i denti dando priorità al benessere fisico.
La salute è una e unica, non può esistere benessere fisico senza quello psicologico e viceversa. Quanto e se ti senti pronta, non vergognarti a chiedere un supporto.
Quattro consigli d'aiuto
Imparare ad ascoltare i segnali del corpo
Ogni segnale del corpo ha un perché. Spesso si tende a non fidarsi delle proprie sensazioni in caso di sindrome dell’ovaio policistico, pensando che a causa della situazione il proprio corpo sia inaffidabile.
Ad esempio, si può pensare che la fame o le voglie siano ormonali e vadano controllate. O che la stanchezza sia eccessiva e si debba stringere i denti per fare più movimento.
E’ naturale sentire tutto questo.
Però, anche in caso di PCOS, ogni segnale sta raccontando un bisogno. Ad esempio le voglie spesso racchiudono troppe restrizioni. O la stanchezza può significare un carico di stress troppo forte.
Prova quindi ad ascoltare i segnali del tuo corpo e, invece di giudicarli, chiediti: "Perché? Cosa mi sta dicendo?" In questo un/a professionista può essere di grande aiuto.
(Ri)trovare un rapporto sereno e libero con il cibo
Mi ricordo che, dopo la comparsa dei sintomi della PCOS, ho trascorso i primi anni saltando da una dieta all’altra. Il risultato è stato un forte senso di frustrazione e un rapporto molto conflittuale con il cibo. Mi ricordo le molte perdite di controllo e le voglie continue.
Abbiamo visto più volte come la PCOS, per mille motivi, renda molto più fragile il proprio rapporto con il cibo. Ed è per questo che, prima di ogni attenzione extra e terapeutica, ritrovare equilibrio, spontaneità e serenità nei pasti è l’obiettivo più grande.
Se vuoi lavorare sul tuo rapporto con il cibo, qui trovi una risorsa gratuita dedicata proprio a questo con video-lezione, esercizi pratici e approfondimenti. Senti che il tuo rapporto con il cibo nel tempo è andato complicandosi, perdendo di spontaneità e diventando un pensiero continuo? Questa risorsa è pensata per te.
Supportare i propri bisogni speciali con l’alimentazione
In base al quadro ormonale, l’alimentazione può essere un aiuto in più per la gestione dei sintomi della PCOS.
Ad esempio in caso di insulino-resistenza, quella condizione in cui il corpo fatica a gestire gli zuccheri introdotti con i pasti. Ci sono attenzioni specifiche che possono venire in aiuto.
Qui, però, più che mai è importante capire la realtà specifica e unica della persona, per poter costruire insieme abitudini di benessere senza aggiungere ulteriori paletti e timori superflui.
Svolgere un movimento gentile, di benessere
Ultimo, ma non per importanza, il movimento.
Capita spesso in caso di PCOS di aumentare sempre di più lo sport, nel tentativo di limitare i cambiamenti del corpo. Questo può caricare ancor di più il livello di stress, il carico emotivo e la stanchezza fisica.
Il movimento può essere di grande aiuto, ma se gentile e di benessere. Ossia se rispetta le tue energie, i tuoi gusti, prevedere il riposo e viene vissuto con serenità.