La risposta è tanto semplice quanto importante: queste storie escono dalle pagine che le raccontano ed entrano nella quotidianità, influenzando in modo profondo le nostre vite.
Sono filtri attraverso cui hai imparato a osservare il tuo corpo e quello altrui. Non accade solo a te: come molti altri racconti, li sentiamo nel mondo attorno e ce li portiamo addosso. Ci dicono come dovremmo essere, cosa dovremmo mangiare, come dovremmo lavorare. Sono narrazioni che riguardano la morale, il valore che ci diamo, il peso del nostro corpo.
La risposta è complessa e non può essere racchiusa in poche righe. Uno dei temi che ritornano sono però i media, le rappresentazioni e le immagini che ci circondano.
Questo apre lo sguardo a come tuttə noi possiamo fare la differenza nel modo di vivere il corpo, nostro e altrui: attraverso le fotografie che condividiamo e ammiriamo, i testi che scriviamo, le parole che usiamo, attraverso la sfera personale e soprattutto professionale.
Partendo da quattro romanzi, di generi diversi, ripercorriamo la storia del corpo femminile e i significati che ha assunto nel tempo. Imparerai ad andare oltre, a leggere tra le righe e prendere consapevolezza dei filtri tuoi e altrui.
Perché solo prendendo consapevolezza profonda delle storie sul corpo che ci portiamo dentro possiamo vivere (e aiutare a vivere) il corpo in modo più libero. E rendere così il tuo spazio professionale, e il mondo, più sicuro e autodeterminato.
Una newsletter da leggere con un tea caldo, al risveglio, come ultima coccola della settimana per ritrovare un rapporto nel cibo e nel corpo sempre più consapevole, sereno, libero.
Sono Giada, dietista non prescrittiva con due anime: una da scienziata e una più umanistica. Nel lavoro queste due metà si intrecciano per ricostruire insieme il rapporto con il cibo e il corpo, libero dalle pressioni del mondo.