Fame emotiva: come riconoscerla e alleggerirla

Emozioni e pensieri sono qualcosa di davvero profondo.

Vediamo insieme come cibo ed emozioni possono intrecciarsi e come incominciare a affrontare questo ostacolo in modo davvero utile.

Impara a riconoscere la fame emotiva

Il primo passo importante è saper riconoscere la fame emotiva da quella fisiologica. Si pensa infatti che diano segnali così diversi che, alla fine, sia impossibile non riconoscerle.

Invece non è così.

La componente emotiva del cibo è naturale e fisiologica. Per questo, la fame legata alle emozioni è un bisogno di cibo vero e proprio che porta a segnali fisici davvero simili a quelli della fame di stomaco come, ad esempio, il senso di vuoto gastrico.

Qui ci tengo ad aggiungere una nota importante.

L'appagamento emotivo e l'effetto coccola dato dal cibo è appunto naturale ed è importante che questo sia presente. Indica un rapporto spontaneo e sereno con il cibo. Lo scopo nel lavorare sul nodo della fame legata alle emozioni non è quindi quello di eliminare questa componente. Bensì quello di alleggerirla nel caso in cui inizi ad influenzare il tuo benessere, ristabilendo un equilibrio più naturale.

Perché è così importante riconoscerle?

Perché capita molto spesso di scambiare per episodi di fame emotiva quelli che invece sono gli effetti di una dieta troppo restrittiva. In questo caso la soluzione non è lavorare sulle emozioni bensì sull’alimentazione per ricominciare a dare al tuo corpo ciò di cui ha davvero bisogno.

So che molto probabilmente nel leggere queste parole penserai che non possa essere il tuo caso, che sia impossibile che la tua alimentazione non sia sufficiente e che, anzi, il problema sia quello opposto. Capisco a pieno questa sensazione, ma ti assicuro che quando si presentano voglie e perdite di controllo importanti, la restrizione è quasi sempre presente. Spesso proprio nei casi meno sospetti, a causa di anni e anni di diete, e come risposta naturale al tentativo di arginare gli effetti delle perdite di controllo.

Se ti è difficile guardare a te stessa con obiettività (ed è naturale che sia così), non aver paura di chiedere aiuto anche attraverso un solo incontro iniziale che metta a fuoco i tuoi meccanismi e i tuoi bisogni.

Ti lascio qui una risorsa gratuita dedicata al rapporto con il cibo da cui puoi iniziare: troverai video, esercizi e approfondimenti.

Come poterle riconoscere?

Se alcuni segnali sono molto simili, ci sono alcune caratteristiche che permettono di distinguere la fame di stomaco da quella emotiva. Quando la sospetta fame emotiva compare, quindi, prova a porti queste 3 domande per capire di che tipo di fame si tratta:

  1. E’ stata improvvisa?
    Fame di stomaco: cresce piano piano
    Fame emotiva: appare in modo improvviso ed intenso
  2. E’ legata ad una voglia particolare?
    Fame di stomaco: è generale
    Fame emotiva: è legata alla voglia di alcuni cibi specifici, spesso al sapore dolce
  3. Dove la senti?
    Fame di stomaco: le sensazioni sono soprattutto dal collo in giù
    Fame emotiva: si avverte dal collo in su (voglia di cibo nella bocca, pensiero costante… ma a livello di stomaco tutto tace)

Se, rispondendo a queste domande, hai capito che la tua è una fame di stomaco e non emotiva, ti consiglio di dedicarti ai contenuti su porzioni, fame e sazietà, rapporto con il cibo.

Capisci se la tua è fame del cuore o della mente

Il secondo passo da fare è quello di capire se la tua è una fame del cuore o della mente.

Ti spiego meglio.

Spesso parlando di fame emotiva si intende quella fame che non è legata ad un vero e proprio bisogno di energie, ma ad un bisogno (appunto) emotivo.

Questo bisogno però può avere due origini:

  • Il cuore, in questo caso è legata ad emozioni forti come tristezza, ansia, felicità, nostalgia… e ha lo scopo di aiutare a viverle
  • La mente, in questo caso è legata allo stress e ai mille pensieri come quelli lavorativi o familiari ed ha lo scopo di “staccare la spina” e rilassare

Questa differenza è importantissima, per trovare la strada migliore per te.

Se la fame emotiva è di cuore, ti sarà d'aiuto trovare un modo di nutrire le tue emozioni. Se, invece, è di testa sentirai subito giovamento alleggerendo il carico di stress e di pensieri.

Insomma, in un caso puoi iniziare nutrendo il cuore, nell’altro la mente.

Passi pratici per alleggerire la fame emotiva

Adesso che hai tutti gli strumenti per riconoscere la tua fame emotiva, vediamo i primi passi pratici per alleggerire questo nodo.

#1 Ascoltata

Quando la fame emotiva compare, invece di soffocarla, ascoltala. Cerca di capire che forma ha, da dove nasce, perché e, soprattutto, se si tratta di fame del cuore o della mente.

Potresti così scoprire che nasce da giornate troppo intense e con poche attenzioni ai momenti del pasto, oppure da un periodo molto impegnativo a livello emotivo. O ancora, dalla voglia di quegli alimenti che troppo a lungo hai evitato per paura dei loro effetti.

#2 Nutri mente e cuore

Trova delle abitudini quotidiane per nutrire cuore e mente.

Se hai capito che la tua fame è spesso della mente, probabilmente sarai solita avere un carico di stress, di pensieri e di impegni quotidiani molto alto. prova ad introdurre nelle tue giornate, quindi, delle piccole abitudini che alleggeriscano il livello di stress. Stessa cosa nel caso la tua sia fame del cuore.

#3 Vai alla radice

Ricordati sempre che la fame emotiva è solo un'espressione di qualcosa di più profondo. E’ importante quindi, fin da subito, prendere consapevolezza della sua origine così da poter lavorare alla radice del problema.

Un ottimo modo per farlo è quello di tenere un diario personale. Puoi compilarlo alla sera, prima di dormire, scrivendo i vari impegni e attività della giornata, che sensazioni hanno provocato e se hai sentito il bisogno di ricorrere al cibo.

Potrai così mettere a fuoco se ci sono situazioni ricorrenti, come incontri a livello lavorativo, situazioni familiari, momenti particolari della giornata, che più facilmente scatenano in te questo bisogno intenso di cibo. Da qui potrai partire per sciogliere questi nodi.

So che è un passo non facile e, se vuoi approfondire ancor di più il tuo rapporto con il cibo e il corpo in un’ottica di consapevolezza e libertà,ti invito a sbirciare le risorse gratuite dedicate che ho raccolto qui.

PS. Ricordati che quando si parla di pensieri ed emozioni, ci sono situazioni che non possono essere racchiuse in poche righe. Se senti che nel tuo caso la mente pesa davvero molto e hai la sensazione di non avere il controllo sul cibo, ricordati che niente può sostituire un percorso terapeutico personale che spesso intreccia un aiuto nutrizionale e uno psicologico.

Giada Fierabracci - Dietista non prescrittiva

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Sono Giada Fierabracci, dietista non prescrittiva con due anime: una da scienziata e una più umanistica. Nel lavoro queste due metà si intrecciano per ricostruire insieme il rapporto con il cibo e il corpo, libero dalle pressioni del mondo. Da qualche anno lavoro come libera professionista, per lo più online, con al fianco la mia assistente a quattro zampe Ellie

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