Abbassare il rumore del mondo su cibo e corpo, nelle feste?

feste

Nel momento in cui sto scrivendo siamo vicine alle feste di Natale. E una tematica che nasce sia negli spazi con le pazienti è come vivere il cibo e corpo nelle feste con più serenità. In questo caso parliamo del Natale, ma quello che diremo si applica a tutte le occasioni speciali.

Perché probabilmente lo sentirai: quando si avvicinano le feste qualcosa cambia nel vivere il cibo e il corpo, e può diventare più difficile rimanere vicini ai propri bisogni.

Perché accade?

Ci sono tre motivi più grandi. Li vediamo uno a uno insieme, perché tu possa riconoscerli, prenderne consapevolezza, e magari riuscire a distanziarli un po’ da te abbassare.

Una prima voce che alza il volume in prossimità delle feste è quella della cultura della dieta.

La cultura della dieta è un tema che ricorre spesso negli spazi insieme perché è una delle narrazioni del mondo più grandi che interiorizziamo sul cibo.

Cosa vuol dire?

In ogni momento storico il mondo ci racconta un argomento in un certo modo: lavoro, maternità, figura della donna… Ecco, questo vale anche per cibo, corpo, movimento e in generale salute. La narrazione del mondo che c'è in questo periodo storico è la cultura della dieta che divide in maniera netta, bianco e nero, le scelte nel cibo, la forma del corpo, il movimento. Inoltre la cultura della dieta associa un valore morale a queste scelte: se io faccio delle scelte “giuste” per la cultura della dieta, mi sento una persona più di valore.

Questo come può intuire ha un effetto grande sul nostro modo di vivere il cibo e il corpo perché ci porta a giudicare continuamente quello che mangiamo e i nostri bisogni: “Non è possibile che io abbia già fame” “Se mi ascoltassi mangerei sempre” “Sicuramente mangio troppo sennò avrei un peso diverso”.

Questa narrativa diventa molto più forte, alza il volume intorno alle feste. Noterai per esempio contenuti sul regolarsi durante le feste, su come godersi le feste senza però esagerare, come poter compensare dopo i pasti…. una narrativa che associa il cibo nelle feste a qualcosa di cui stare attente. Qualcosa che non è positivo.

Un'altra grande voce del mondo, più forte nelle feste, è la grassofobia.

Letteralmente grassofobia significa paura del grasso. La grassofobia è tutta quella narrazione del mondo che facciamo nostra fin da bambine e che, crescendo, ci rimane dentro. Ci insegna che il corpo magro è migliore del corpo grasso.

Ci lascia dentro quel senso di paura, di timore nell’avere un corpo grasso. Ci fa sentire bene quando il peso scende e in colpa quando il peso sale. Ci fa pensare che un corpo grasso non possa essere in salute o che comunque sarebbe più in salute se dimagrisse.

Altra tematica, la terza e l'ultima che voglio vedere adesso insieme a te, è la centralità del cibo come “dovere”.

In questo periodo, quando si avvicinano le feste, il cibo diventa un argomento che è quasi un dovere. Iniziano a esserci le ricette per le feste, si inizia a parlare dei pasti in famiglia, della socialità, di quanto sarà bello godersi di quella parte del cibo. Finiamo per sentire di non vivere pienamente le feste se non riusciamo a goderci il cibo.

Però ognuno di noi è in un momento diverso del proprio rapporto con il cibo.

Nel qui e ora, il tuo rapporto con il cibo è unico e non c'è nulla di manchevole se oggi il cibo non è, come abbiamo detto all'inizio, protagonista delle tue feste, non stai perdendo niente. Non sei manchevole: se desideri che lo sia, piano piano potrai avvicinarti a questa serenità nel cibo, ma nel qui e ora non c'è nessun dovere rispetto al cibo se questo significa andare oltre le tue risorse del momento, se significa forzare la situazione.

Il rapporto con il cibo è qualcosa che si coltiva e di cui ci si prende cura con calma e tempo, non è qualcosa che si cambia in un giorno, ma che richiede mesi. È ok se tu in questo momento senti il desiderio che il tuo rapporto con il cibo sia più spontaneo, più indipendente da diete e regole esterne, ma la distanza dalle feste è piccola e quindi in queste feste avranno ancora una modalità da “zona di comfort”.


Ci sono infine due aiuti pratici che nel loro piccolo ti voglio lasciare, oggi.

Perché sono qualcosa di più immediato e che penso che possa alleggerire indipendentemente da dove sei oggi nel tuo rapporto con il cibo. Spero che possano quindi essere un'ancora che puoi prendere subito per queste feste.

Il primo aiuto è quello di prendere consapevolezza di cosa si muove dentro di te.

Sia in relazione ad aspetti più intimi, sia in funzione di queste influenze esterne.

Così da riconoscere che cosa si sta attivando e provare a ritagliarti degli spazi di respiro, di alleggerimento rispetto al tema cibo e corpo.

Può essere distaccarti da alcuni profili online, se in questo momento toccano temi che non ti fanno stare bene. Può essere anche (questo è qualcosa che usiamo molto con le pazienti) prenderti dei piccoli momenti per te nel corso dei giorni di festa: per esempio prima, durante o dopo il pasto ritagliarti dei piccoli momenti con la tua canzone preferita, con una meditazione informale di un paio di minuti, con qualche respiro profondo, o semplicemente andando fuori per sentire l'aria fresca sulla pelle. Quindi prenderti dei piccoli momenti per te, che in qualche modo siano spazi di silenzio, cioè abbassino questo rumore circostante molto fort su cibo e corpo.

Il secondo aiuto che vorrei lasciarti oggi è ricordarti che le feste sono un'onda: come arrivano, così passano.

E so che non è un pensiero per tutti alleggerente, perché ad oggi le feste possono essere un’inda davvero molto grande. Ma come vengono, così passeranno e ci sarà un dopo. Quindi possiamo vivere le feste come ci sentiamo, che per alcune persone vorrà dire navigare avendo il controllo della nave con piacere e per altre vorrà dire reggersi all'albero maestro della nave solo per rimanere a galla, con la consapevolezza che ci saranno altre feste. Non è un'occasione unica nella vita.


Mi fermo qui. Spero però intanto che quello che abbiamo detto sia di aiuto. Se poi questi temi ti risuonano, noi continuiamo ad approfondire e parlare insieme sia su Instagram che nella newsletter e quindi nel caso mi trovi lì. Oltre che prenderci cura in profondità di tutto questo nello spazio di cura. Io ti auguro delle feste che siano quanto più possibile a tua misura e come le desideri.

Giada Fierabracci - Dietista non prescrittiva

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Sono Giada Fierabracci, dietista non prescrittiva con due anime: una da scienziata e una più umanistica. Nel lavoro queste due metà si intrecciano per ricostruire insieme il rapporto con il cibo e il corpo, libero dalle pressioni del mondo. Da qualche anno lavoro come libera professionista, per lo più online, con al fianco la mia assistente a quattro zampe Ellie

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